Processo contro don Giorgio De Capitani, Matteo Salvini show in Aula: “Non credo che il Signore sia fiero di avere un portavoce come lui”.
In Tribunale per il processo contro don Giorgio De Capitani per le offese ricevute dal religioso, il leader della Lega Matteo Salvini ha duramente attaccato il prete affidandosi anche alla giustizia divina, scatenando l’ironia e le polemiche sui social.
L’intervento in Aula di Matteo Salvini nel processo
Nel corso del suo intervento davanti alla Corte Matteo Salvini si è appellato alla giustizia degli uomini ma ha tirato in ballo anche quella divina.
“Mi stupisce che nessuno all’interno della chiesa abbia preso provvedimenti […]. Siamo in Italia e mi rivolgo alla giustizia italiana, poi c’è la giustizia divina e il signore giudicherà tutti e anche me che sono un peccatore”.
“Domenica costui porta la parola del Signore e non penso che il Signore sia fiero di avere come portavoce uno come don Giorgio […]. Accetto critiche e insulti da tutti ma non da un prete”.
Don Giorgio a processo per diffamazione di Salvini
Nel periodo caldo delle discussioni sulla legge sulla legittima difesa, il religioso aveva scritto un post in cui, in maniera provocatoria, si augurava la morte di Matteo Salvini. O meglio, al termine di un ragionamento sul filo del paradosso, invitava a uccidere quello che al tempo dei fatti era il vicepremier e il ministro degli Interni della Repubblica italiana.
“Era una cosa paradossale per dire come Salvini sbaglia quando gode che un negoziante uccide una persona, così io sbaglio dicendo che bisogna ammazzare Salvini […] Un paradosso. Sto dicendo che il mio ragionamento è sbagliato, così lui capirà che il suo è sbagliato. Salvini mette sempre quei suoi post dicendo che hanno fatto bene ad ammazzare il ladro, dai…”, aveva scritto don Giorgio tentando di spiegare il senso del suo ragionamento. Il religioso è sul banco degli imputati accusato di diffamazione.